PLACES TO STAY
Susafa

Hospitality according to nature since 1870
La storia di Susafa raccontata dai proprietari Manfredi e Tommaso
La storia di Susafa inizia più o meno 800 anni fa quando l’intera area denominata Susafa era un bene dei cavalieri teutonici.
Già allora ci viveva una comunità indipendente ed autosufficiente.
Questa comunità è cresciuta nel tempo fino ad arrivare a circa cento venti famiglie (400-500 persone).
La maggior parte di queste persone si occupavano della coltivazione del grano, che allora era la materia prima più importante e preziosa. Una piccola parte di loro invece era incaricata della coltivazione e produzione di tutto ciò che serviva per il sostentamento della comunità stessa.
Ecco allora che c’era il responsabile della vigna, l’addetto all’orto, chi si occupava del frutteto, chi faceva il pane e chi produceva il formaggio, e così via.
Era una comunità autosufficiente che non aveva bisogno di rifornirsi al di fuori di essa per sopravvivere ed è proprio per questo motivo che chi viveva nei paesi vicini cominciò a chiamare questa comunità che sapeva fare tutto da se con un nome: “Su Sa Fà” (se lo sanno fare).
Questa realtà andò avanti, più o meno, fino al dopo guerra quando l’industrializzazione portò allo spopolamento delle campagne e la massimizzazione delle risorse, come ad esempio l’uso intensivo del terreno, portò alla distruzione dell’orto, del vigneto, del villaggio dei burgisi, che era un villaggio di case con tetti in paglia dove dormivano gli operai.
È proprio dalla conoscenza della storia di Susafa che nasce l’idea di ricostruire questa realtà. Una realtà auto sufficiente. Si sono riattivate le sorgenti all’interno della proprietà (non arriva l’acquedotto comunale), un orto di circa 7000 mq, un frutteto di varietà endemiche, un giardino di erbe aromatiche, un oliveto biologico e si produce olio extra vergine d’oliva, i pannelli solari per produrre acqua calda ed elettricità, si produce il pane con le farine antiche.
Tutti questi prodotti sono a servizio del ristorante dove è proposto un menù alla carte che cambia circa ogni mese e mezzo in base al cambiamento della stagione ed un menù degustazione creato ogni giorno con quello che viene raccolto dall’orto. I prodotti che non produce Susafa, vengono reperiti da piccoli produttori del luogo.
Negli anni sono stati anche recuperati e ristrutturati gli ambienti che un tempo venivano usati per le attività della Masseria. Dal granaio con gli archi a sesto acuto è stato ricavato il ristorante. Dal palmento, stanza dove si produceva e conservava il vino, il wine-bar.
Gli ospiti di Susafa possono immergersi in questa realtà e farne parte grazie alle attività proposte come ad esempio la visita guidata nell’orto, nel frutteto e nel giardino delle erbe aromatiche. I corsi di cucina che iniziano con la raccolta nell’orto, insieme agli chef, delle materie prime che poi utilizzeranno durante il corso di cucina. La passeggiata e visita guidata nei 50 ettari di ciliegeto attorno alla Masseria. La possibilità, grazie ad una mappa e ad una lista di tisane che trovano in camera, di andare nel giardino delle erbe aromatiche a raccogliere le foglie per fare la propria tisana.
Tutto questo non per seguire una moda ma per tornare alle nostre origini, alle origini di Susafa.
Tutto questo permette di offrire un’esperienza più che distintiva: unica ed autentica. Cioè l’esperienza Susafa. Immergersi in una realtà ancora autentica dove il tempo sembra essersi fermato. Rivivere una Sicilia ancora autentica.