Palermo Arabo-Normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale

Tra le bellezze monumentali più significative di tutta la Sicilia occidentale, il percorso arabo-normanno di Palermo, Cefalù e Monreale è la massima espressione dell’unione estetica e culturale di due popoli dalla ricchezza inestimabile. L’arrivo dei Normanni in Sicilia non spazzò via i due secoli e mezzo di dominazione araba e i suoi splendidi monumenti: essi decisero infatti di esaltare ed emulare la sfarzosa produzione artistica araba, appropriandosene per riallestirla e modificarla, ma con una sua esaltazione e valorizzazione che ha reso immortali i segni di un passato florido. I nuovi reali cercarono di creare un proprio stile architettonico che racchiudesse le varie culture e i vari stili presenti sull’isola, tra cui quello romanico, quello bizantino e quello arabo: un sincretismo di eccezionale valore universale, capace di generare combinazioni uniche e di eccelso valore artistico.

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Il sito “Palermo Arabo-Normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale” è stato dichiarato nel 2015 dall’UNESCO “Patrimonio Mondiale dell’Umanità” e ha contribuito, con le sue opere di elevato spessore artistico ed architettonico, alla proclamazione della città Palermo come Capitale della Cultura per l’anno 2018. La serie comprende nove beni artistico-monumentali dell’architettura arabo-normanna: sette custoditi nella città di Palermo e uno ciascuno a Cefalù e a Monreale.

  • Palazzo Reale o dei Normanni venne eretto nel nucleo più antico di Palermo, su un antico insediamento punico.  Riconosciuto come la più antica dimora reale d’Europa, è oggi sede dell’Assemblea Regionale Siciliana.
  • La Cappella Palatina sorge all’interno del Palazzo Reale. Costruita nel 1132 e consacrata nel 1140 come chiesa della famiglia reale, fu definita da Guy de Maupassant la chiesa più bella del mondo.
  • La Cattedrale della Santa Vergine Maria Assunta di Palermo, nacque attorno al 1170 per volere dell’arcivescovo Gualtiero Offamilio. Grande capolavoro dell’arte siciliana, conserva al suo interno il sarcofago di Federico II.
  • La Chiesa di San Giovanni degli Eremiti è uno degli edifici ecclesiastici più affascinanti della città. Una chiesa romanica che esternamente ricorda edifici orientali, soprattutto grazie al fascino esotico delle cupolette intonacate di rosso.
  • Le caratteristiche cupolette rosse decorano anche gli esterni della Chiesa di San Cataldo, costruita nel 1154 sotto il regno di Guglielmo I come cappella di un sontuoso palazzo, oggi non più esistente. La Chiesa di San Giovanni degli Eremiti è uno degli edifici ecclesiastici più affascinanti della città. Una chiesa romanica che esternamente ricorda edifici orientali, soprattutto grazie al fascino esotico delle cupolette intonacate di rosso.
  • Insieme alla chiesa di San Cataldo, in piazza Bellini sorge la Chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio o della Martorana, nota per la magnificenza e per lo sfarzo delle sue decorazioni musive. Prende il suo nome dal grande Ammiraglio del Regno, Giorgio d’Antiochia che la fece edificare tra il 1143 e il 1185.
  • Il Castello della Zisa fu costruito a partire dal 1165 sotto il regno di Guglielmo I come dimora estiva della famiglia reale. Circondato originariamente da giardini, padiglioni di caccia e laghi artificiali, fu decorato da maestranze di origine musulmana.
  • Il Ponte dell’Ammiraglio, visibile dall’attuale Corso dei Mille a Palermo, fu costruito intorno al 1131 per volere di Giorgio d’Antiochia come collegamento ai giardini posti al di là del fiume Oreto. Esso fu teatro nel 1860 dello scontro tra le truppe garibaldine e quelle borboniche.
  • Fatto erigere da Guglielmo II tra il 1172 e il 1176, il Duomo di Monreale rappresenta, dopo Santa Sofia a Istanbul, la più vasta opera musiva bizantina del mondo.
  • La nascita della Cattedrale di Cefalù, una delle chiese monumentali più apprezzate dell’epoca arabo-normanna e una delle più belle cattedrali del mondo, è legata ad una storia particolare di mistero e devozione.

 

Quali sono i principali caratteri dello stile arabo-normanno?

  • L’influenza bizantina emerge soprattutto nell’architettura, con la predilezione per la pianta basilicale quadrata a croce greca centrale coperta da volta a botte. Ma anche nella presenza di mosaici raffiguranti personaggi e vari motivi decorativi: il più caratteristico è il Cristo pantocratore.
  • L’elemento romanico si evidenzia invece attraverso il ricorso alla pianta a croce latina e a massicce torri sulla facciata.
  • Il carattere arabo si evince infine soprattutto dall’utilizzo di archi a sesto acuto, ma soprattutto dei distintivi archi moreschi. Inoltre lo stile arabo si caratterizza per l’assenza di scultura figurativa: la decorazione infatti lascia il posto alla geometria e agli arabeschi.

 

La Cattedrale di Cefalù

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Costruita nel 1131 per volere di Ruggero II d’Altavilla, la leggenda narra che il Duomo di Cefalù, o Basilica Cattedrale della Trasfigurazione, sarebbe sorto in seguito ad un suo voto al Santissimo Salvatore, durante una fortissima tempesta. Fece infatti voto al Signore di erigere una chiesa nel luogo in cui fosse approdato sano e salvo insieme al suo equipaggio. Giunto a Cefalù, mantenne la promessa facendo costruire un santuario a gloria del SS. Salvatore e dei Santi Pietro e Paolo. Molto più verosimilmente l’edificio nacque per scopi difensivi, dato il suo carattere di fortezza, e fu consacrato soltanto in un secondo momento.

La Matrice sorge su un ampio sagrato a terrazza, in cui si staglia la possente facciata arricchita da un portale in marmo. Le due torri che inquadrano la facciata rappresentano rispettivamente il potere della Chiesa e quello temporale. Gli interni sono impreziositi dai mosaici in oro degli absidi, che decorano anche circa metà delle pareti laterali. La celebre figura del Cristo Pantocratore svetta al centro dell’abside centrale, mentre il registro inferiore e quelli laterali rappresentano la Vergine orante e altri personaggi religiosi, tra cui gli Arcangeli, gli apostoli e diversi santi e profeti.

 

Il Duomo di Monreale

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La cattedrale insieme al Palazzo Reale, l’abbazia benedettina e la Basilica è stata eretta da Guglielmo II “il Buono” tra il 1172 e il 1176 e dedicata a Santa Maria La Nova. Della costruzione originaria sono rimasti oggi il corpo della chiesa ed il Chiostro dei benedettini.

La facciata esterna del duomo di Monreale è caratterizzata da due torri fortificate di altezza e forma differenti, mentre all’interno lo spazio è diviso da due file di nove colonne in granito, mentre i soffitti dalla forma variegata sono in legno policromo.

La rappresentazione più significativa è sicuramente quella del Cristo Pantocratore all’interno dell’abside centrale, un elemento in comune con la Cattedrale di Cefalù.

 

L’itinerario arabo-normanno di Palermo, Cefalù e Monreale, patrimonio inestimabile inserito nella World Heritage List, rappresenta appieno la grandiosità dell’eclettismo storico-culturale della Sicilia.



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