MAGAZINE
Tutela del mare e della spiaggia: l’importanza di ogni gesto per preservarne la bellezza
Il rispetto del territorio deve partire dalla propria coscienza e dal proprio senso civico.
Lo sanno bene i siciliani quanto il mare sia un bene prezioso, così tanto che intorno ad esso hanno costruito un’intera economia: è la bellezza delle spiagge e del mare che ogni estate porta con sé enormi flussi turistici, contribuendo al sistema economico dell’isola.
Dall’alto del nostro orgoglio di essere siciliani e italiani in generale, fortunati ad avere coste e litorali così straordinari, deve anche sorgere la consapevolezza dell’importanza della cura e della salute dei nostri territori. Deve partire da noi l’esempio di una buona cultura dell’ambiente per far sì che i turisti trovino una Sicilia splendente, per far in modo che loro stessi siano portati a rispettarla.
Se da un lato si combattono le grandi battaglie contro gli ecomostri o determinate scelte e politiche ambientali, dall’altro la cultura del rispetto dell’ambiente si insegna a partire dalle piccole cose. Manifestazioni come l’Earth Day, che ogni anno si svolge anche a Cefalù, o Fare Ambiente per esempio, nascono dall’urgenza di promuovere una maggiore consapevolezza su quanto il proprio stile di vita e le proprie scelte possano influire sul benessere e la salute dell’ambiente.
Il rispetto del territorio deve partire dalla propria coscienza e dal proprio senso civico. Tra i buoni motivi per cui, per fare un esempio, è indispensabile non gettare oli esausti nel lavandino, vi è anche l’inquinamento delle acque superficiali come il mare, che provoca danni all’intero ecosistema, rischiando di andare a danneggiare quella che è la biodiversità marina.
Il Mediterraneo è uno dei più importanti ecosistemi al mondo grazie alla sua ricchezza di biodiversità. Ciò che minaccia questa ricchezza è proprio il grande impatto delle attività umane: dall’urbanizzazione all’utilizzo di agenti chimici, quindi inquinamento, conseguente eutrofizzazione delle acque, all’inquinamento causato dalle acque di scarico contenenti metalli pesanti.
Ed è naturalmente anche la crescente espansione turistica a rappresentare un rischio per la salute del mare e così delle spiagge che ogni anno, ogni estate, devono accogliere migliaia di persone coscienti della bellezza ma talvolta colpevolmente noncuranti.
Da dove partire allora? Aderire alle campagne, partecipare alle manifestazioni, non basta. Bisogna partire dalle abitudini, dalle scelte di ogni giorno. Ciò che si lascia in spiaggia ad esempio, i rifiuti, vanno a danneggiare l’ambiente, rischiano di finire in mare e mettere in pericolo la flora e la fauna marina. Il punto è partire da una consapevolezza: l’importanza di ogni gesto nella salvaguardia dell’ambiente. Solo allora si potrà riconoscere il valore, di certo rilevante, di strategie e politiche ambientali sostenibili, di iniziative, della costituzione delle aree protette, delle campagne realizzate per la tutela dell’ambiente, del mare e delle spiagge, delle manifestazioni atte a favorire la diffusione e l’importanza di comportamenti volti alla cura e alla salvaguardia del proprio territorio.