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Petralia Sottana e Soprana terre di mezzo
Una terra di mezzo. Queste sono le Madonie, a cavallo fra tre province che condividono tradizione, arte e cultura enogastronomica.
Un unicum sono le due Petralie, Sottana e Soprana, in un itinerario ideale si percorre la ss120, inerpicandosi poi per una strada che si fa sempre più stretta fino a giungere a Petralia Sottana, a 1000 metri sul livello del mare, abbarbicata su uno sperone roccioso.
Vicoli stretti, portici, scalinate e strade in selciato accolgono il visitatore. La sua struttura urbana e il suo reticolo di stradine si sviluppano attorno al nucleo del castello. Chiese, palazzi e monumenti conservano al loro interno tesori d’arte di grande pregio come la chiesa Madre seicentesca con il suo portale tardogotico del XVI secolo, e la chiesa della Santissima Trinità, al cui interno è custodito un polittico marmoreo con 23 bassorilievi, raffiguranti la vita di Gesù (1542), realizzato da Gian Domenico Gagini e ancora il convento dei Padri Riformati e la chiesa della Misericordia. A 1850 metri sul livello del mare si erge sul monte Alto, il santuario mariano più alto d’Europa che custodisce una splendida statua in marmo della Madonna con bambino di scuola gaginiana.
Il centro storico ospita un percorso geologico urbano (il del genere primo in Europa) un vero e proprio museo diffuso e ancora il museo Antonio Collisani con la sezione archeologica e geologica.
Petralia Sottana è sede di numerosi geositi Geopark Madonie UNESCO, a completare l’offerta turistica una rete sentieristica, base per l’escursionismo a piedi, percorsi cicloturistici ed equestri, e a Piano Battaglia si trova l’unica stazione sciistica della Sicilia occidentale con la sua seggiovia. Per gli amanti degli sport estremi in contrada Gorgolungo c’è, anche, il Parco Avventura. Da non perdere una visita al sito di archeologia industriale: la Centrale Idroelettrica di Contrada Catarratti del 1908.
A un tiro di schioppo, affacciata su uno dei panorami più belli di Sicilia si trova Petralia Soprana con i suoi tre belvedere: quello di Loreto, del Carmine e quello di piazza Duomo.
Originale è la piazza e la chiesa di Santa Maria di Loreto e le sue guglie maiolicate, al suo interno la splendida ancona marmorea attribuita a Giandomenico Gagini (XVI secolo); le sculture lignee secentesche dei Santi Cosma e Damiano; due statue lignee attribuite a Filippo Quattrocchi da Gangi. In piazza del Popolo si trova il neogotico palazzo municipale, palazzo Pottino dei marchesi di Eschifaldo con i suoi affreschi ottocenteschi, e ancora l’oratorio delle Anime Purganti, più avanti la fontana barocca in marmo di Billiemi dei Quattro Cannoli. Scenografica piazza Duomo, su cui si affaccia la chiesa Madre dedicata agli Apostoli Pietro e Paolo. All’esterno ha un colonnato che le corre lungo un fianco ed è racchiusa tra un campanile di epoca normanna (con finestra in stile arabo) e un campanile settecentesco. All’interno il primo crocifisso, dei 33 scolpiti in legno che si trovano in tutto il mondo, realizzato da Frate Umile da Petralia (1623). Sbirciando tra i tanti vicoletti che rivelano suggestivi scorsi fino a ritrovarsi davanti la chiesa del Salvatore con all’interno dipinti e sculture, tra cui un San Giuseppe dello scultore Filippo Quattrocchi, e ancora quella di San Teodoro. Una breve passeggiata e si arriva al convento dei Frati Minori Riformati, e alla settecentesca villa Sgadari. Da visitare il museo Civico della Memoria e del Presente: comprende una sezione archeologica; Palazzo Pottino con la mostra di abiti e accessori d’epoca della collezione Piraino, la biblioteca comunale con i suoi 30mila volumi. Passeggiando per il borgo, uno dei più belli d’Italia, si notano diversi palazzetti di pregio, palazzo Pottino Marchesi di Irosa e il palazzo Vigneri, e in piazza San Michele il palazzo Sabatini-Salvia. Nella frazione Raffo la grande miniera di salgemma con un’area espositiva di sculture di sale. Le escursioni in zona comprendono la visita ai siti di Gorgo Pollicino e, più in alto, di Piano Catarineci, e ai ruderi dell’acquedotto romano, nei pressi della contrada Cerasella.