LIFESTYLE
Nelle Madonie l’elisir di lunga vita
La popolazione delle Madonie è riuscita a mantenere uno stile di vita tradizionale, che implica un’attività fisica intensa che si estende oltre l’età di 80 anni
Un motivo in più per visitare le Madonie è il mistero dell’elisir della lunga vita. In questo fazzoletto di terra in provincia di Palermo, vi è una maggior percentuale di centenari rispetto a quella osservata in Italia, quasi il doppio 4,7 ogni 10 mila abitanti. Un luogo dove per qualche fortunatissimo allineamento genetico e ambientale le persone tendono a vivere più a lungo grazie a una sana alimentazione ma anche a corrette abitudini di vita.
La popolazione delle Madonie è riuscita a mantenere uno stile di vita tradizionale, che implica un’attività fisica intensa che si estende oltre l’età di 80 anni, un livello ridotto di stress e un supporto intensivo della famiglia e della comunità per gli anziani, e principalmente un consumo di cibo tradizionale (dieta mediterranea) dove a un maggiore consumo di carne rossa o uova e latticini si compensa con la positive nutrition, nella fattispecie il consumo di frutta e verdura a kilometro zero. Segreto della lunga vita anche la genetica forgiata nei secoli.
A tutte queste caratteristiche occorre aggiungere luoghi incantati e una natura ancora incontaminata del Parco delle Madonie, che ha permesso di candidare i paesi delle Madonie come sesta Zona blu del pianeta (area demografica e/o geografica del mondo in cui le persone vivono più a lungo della media), le altre sono: l’isola di Okinawa in Giappone, Loma Linda in California, Nicoya in Costa Rica, Icaria in Grecia e Nuoro in Sardegna. A certificarlo, tenuto conto dell’alta concentrazione di longevità in quest’area della Sicilia, è il dipartimento di Biopatologia e Bioteconologie Mediche (Dibimed) dell’UNIPA in collaborazione con il noto demografo specializzato in studi sulla longevità Michel Poulain.