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Il Jazz Manouche a Petralia Sottana, evento unico nel sud Italia
Un evento unico nel centro e sud Italia che coinvolge decine di musicisti provenienti da tutto il mondo
Nel grazioso borgo di Petralia Sottana ogni anno, a fine agosto, prende vita il “Raduno Mediterraneo del Jazz Manouche. Un evento unico nel centro e sud Italia che coinvolge decine di musicisti provenienti da tutto il mondo. Una full immersion di musica e scambi socio-culturali. Tre giorni caratterizzati da jam session mattutine e pomeridiane, eventi e concerti-riunione che mettono assieme artisti e musicisti che condividono la passione per il genere musicale Manouche, caratterizzato da un ritmo cadenzato e che trova la sua migliore realizzazione in strumenti a corda, chitarra, basso, violino, tipici della banda gitana. Uno stile simile allo swing americano degli anni Venti e Trenta, suonato solitamente con un’orchestra. Il jazz Manouche per molti deriva dal jazz-swing con influenze folk, come il flamenco spagnolo. Diffuso soprattutto in Francia e in Europa negli ultimi anni è stato apprezzato anche in Italia. Un genere nato grazie all’esperienza artistica del chitarrista Django Reinhardt, considerato l’inventore e il suo più grande esponente, il musicista di origine belga che ha reso possibile l’unione tra l’antica tradizione musicale zingara dello stock di Manouches (Manouche era il nome dato in Francia ai Sinti, un gruppo etnico, parzialmente nomade) e il jazz americano. Tra i prestigiosi ospiti che, in questi anni, hanno voluto onorare il raduno Manouche di Petralia Sottana anche Angelo Debarre, considerato uno dei i più grandi interpreti di questo tipo di musica.
Durante l’evento il centro storico di Petralia Sottana, comune bandiera Arancio dell’esclusivo Touring club, ospita anche iniziative collaterali, come visite guidate, degustazioni di cibo, seminari e una estemporanea di pittura.