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Vasari in mostra al Museo Mandralisca
Il Museo della Fondazione Mandralisca di Cefalù ospita ogni anno quadri, mostre e installazioni dei più grandi autori internazionali e italiani, con prestiti dalle collezioni d’arte più importanti del mondo. Dal 10 marzo fino al 31 Ottobre 2019 nella Pinacoteca del museo saranno esposti due grandi capolavori del pittore aretino Giorgio Vasari, vissuto tra la prima e la seconda metà del Cinquecento.
I quadri che verranno esposti faranno parte della mostra denominata Manna dal Cielo, in onore del soggetto delle due opere d’arte che raffigurano la “caduta della manna”. I dipinti fanno parte della collezione del Palazzo Abatellis di Palermo e furono realizzati da Vasari per il refettorio di Santa Maria di Montoliveto di Napoli. Solo nell’Ottocento giunsero a Palermo come dono del re Francesco I di Borbone per l’apertura della prima pinacoteca della città.
Nella pittura del Vasari si ravvedono chiaramente le influenze del manierismo, corrente artistica che subisce l’influenza stilistica di maestri da lui molto apprezzati come Michelangelo e Raffaello.
Ne è un esempio la rappresentazione di opere pittoriche con soggetti allegorici e fantastici, che Vasari riporta anche nel suo periodo fiorentino con i dipinti a Palazzo Vecchio e gli affreschi nella sua casa di Arezzo.
Vasari può essere definito a tutti gli effetti il padre del manierismo, colui che utilizzò questo termine per indicare opere d’arte caratterizzate da costruzioni complesse della composizione, un importante uso della luce, una grande varietà di sguardi, pose ed espressioni, colori più artefatti e insoliti dei soggetti in primo piano rispetto allo sfondo.
Giorgio Vasari, oltre che pittore, era anche storico dell’arte ed architetto. Sua è la realizzazione di Villa Giulia a Roma, opera architettonica a lui affidata da Papa Giulio III. Il suo lascito più noto resta comunque quello del Palazzo degli Uffizi a Firenze.
Il Palazzo degli Uffizi, la cui costruzione iniziò nel 1560, è una delle costruzioni architettoniche più affascinanti del capoluogo toscano, con la struttura a due corpi fronteggianti divisi da un cortile interno stretto, al termine del quale si erge una loggia serliana che unisce i due corpi dell’edificio. La mano manieristica di Giorgio Vasari torna a farsi viva sulle decorazioni della facciata, con timpani che sovrastano le finestre.
Le due opere in mostra saranno affiancate da uno dei suoi più celebri scritti in materia di storia dell’arte, dal titolo “Delle Vite de più eccellenti pittori, scultori, et architetti”, risalente al 1681 e oggi conservato nella Biblioteca del Mandralisca.
La Pinacoteca del Museo Mandralisca, oltre alle opere del Vasari, vanta una collezione di quadri che supera le 140 opere, per la maggior parte lasciate in eredità alla fondazione dall’avvocato cefaludese Vincenzo Cirrincione che regalò alla città tutte le opere artistiche in suo possesso. Anche se le opere di provenienza isolane non sono molte, il Museo Mandralisca riflette comunque il gusto della pittura ottocentesca soprattutto nei soggetti dei quadri raccolti: nature morte, soggetti sacri, battaglie, fiori.
L’opera più celebre resta comunque il Ritratto d’Uomo di Antonello da Messina, rinvenuto per pura casualità dal fondatore del museo Enrico Pirajno di Mandralisca nella bottega di uno speziale.
Il museo sarà aperto alle visite tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00. Nel mese di agosto l’orario di chiusura verrà protratto alle 23.00 per rendere possibile la visita a chi verrà in vacanza a Cefalù.
L’ingresso è gratuito.