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Osterio Magno: un tuffo nella storia
L’Osterio Magno è uno degli edifici civili più importanti di Cefalù testimone dell’avvicendarsi delle dominanze straniere nella regione siciliana.
Molte strutture all’interno dell’Osterio Magno appartengono infatti ad epoche diverse e testimoniano la continua opera di ampliamento avvenuta nel corso degli anni da parte dei diversi proprietari.
Si tratta di una grande villa che, secondo la tradizione, sarebbe stata la prima residenza di Re Ruggero II, prima di diventare di appartenenza dei nobili Ventimiglia e di altri nel corso degli anni. L’inizio della sua costruzione sembra risalire all’epoca Romana, il cui influsso è visibile nei resti di una cisterna posta in una sala del pianterreno.
Segue quindi uno stile di costruzione di epoca normanna, probabilmente voluta proprio da Ruggero II e visibile nella pianta quadrangolare della Torre, così come le mura della stessa Torre che fino ad una certa altezza risalgono all’epoca bizantina. La parte più bassa delle Mura sembra invece a appartenere all’epoca ellenistica, con una grande influenza dell’architettura greca testimoniata proprio nello stile della parte inferiore della Torre. Questa è solo una delle numerose strutture di Cefalù che evidenziano una forte presenza greca nel territorio palermitano.
Intorno al 1200 viene costruita invece una delle parti più note dell’Osterio Magno, il cosiddetto palazzo bicromo, chiamato così per via della doppia colorazione della facciata. Caratteristica è infatti la decorazione a fasce alternate di arenastra gialla e spuma di lava, con un chiaroscuro molto particolare. Oggi non è più visibile quella che era la parte più alta della Torre, costruita probabilmente tra il 1320 e 1330, che presentava uno incoronamento a difesa piombante tipico dell’epoca. Le finestre, bifore e trifore, garantiscono al salone interno che affaccia sulla via Amendola di Cefalù una luminosità unica che risalta tutti gli interni.
Il palazzo fortificato, vero significato della parola Osterio, per anni è stato utilizzato come spazio espositivo e turistico gestito dall’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Cefalù, che organizzava al suo interno mostre di libri di arte e iniziative culturali per i cittadini e i turisti. Attualmente, a seguito di alcuni lavori di manutenzione, l’edificio è rimasto chiuso, resta quindi possibile ammirare soltanto la parte esterna.
Per la bellezza vale la pena inserirlo tra le tappe di una gita fuori porta o un weekend a Cefalù, alloggiando in una delle strutture vicine alla zona.
Dormire a Cefalù: appartamenti in centro
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La collocazione di questi appartamenti, in pieno centro storico, rende facile raggiungere a piedi qualsiasi monumento o luogo di interesse, non resta quindi che organizzare il vostro soggiorno alla scoperta di questa meravigliosa cittadina.