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Esoterismo a Cefalù: Aleister Crowley e l’Abbazia di Thélema
La rocca di Cefalù, altura di circa 270 metri che sovrasta il paese, non ci regala soltanto un panorama mozzafiato. È proprio in questo luogo che ritroviamo le tracce di Aleister Crowley, personaggio chiave nella storia dell’esoterismo moderno.
Scrittore, pensatore ed occultista britannico, negli anni ’20 questa controversa figura soggiornò a Cefalù insieme ai suoi adepti, fino al momento dell’espulsione per ordine del governo fascista.
Edward Alexander Crowley nacque nel 1875 a Leamington, nell’entroterra britannico, figlio di un pastore evangelista. Durante gli studi presso il Trinity College di Cambridge, iniziò a scrivere poesie e interessarsi alla magia e all’occultismo. Divenne membro dell’Ordine Ermetico della Golden Dawn, la più grande organizzazione occulta fondata alla fine dell’800, che basava il proprio pensiero sull’astrologia, la Cabala e il Libro dei Morti.
Aleister Crowley era un grande appassionato di viaggi e, durante un soggiorno in Egitto, raccontò di aver udito la voce di un’entità chiamata Aiwass. Egli avrebbe dettato a Crowley il Libro della Legge, sul quale venne fondata la religione di Thélema.
Anche se Crowley non era esattamente un satanista, in quanto apertamente ateo, il suo obiettivo era soppiantare il Cristianesimo. Egli era mosso da una forte rabbia verso la religione cristiana, probabilmente a causa della rigida dottrina imposta dal padre. Interrogando l’oracolo cinese I Ching, decise allora di fondare a Cefalù l’Abbazia di Thélema.
Nell’aprile 1920, l’uomo arrivò in Sicilia insieme alle sue concubine Leah Faesi e Ninette Fraux (detta Suor Cypris) e i due piccoli figli di Leah. I nuovi arrivati destarono curiosità e sospetto tra gli abitanti del luogo, a causa del loro abbigliamento e modo di fare decisamente particolari.
Crowley e i suoi adepti si stabilirono nella località Santa Barbara, in un casolare isolato ribattezzato Abbazia di Thélema. Questo tipico edificio di campagna è tuttora esistente, raggiungibile tramite un sentiero posto di fronte il cimitero del paese. L’Abbazia si trova in condizioni fatiscenti, nonostante siano stati tentati alcuni lavori di rinnovamento. Per questo, oggi non è più possibile osservare le numerose decorazioni, delle quali ci restano soltanto testimonianze fotografiche.
Su porte, pareti e pavimenti dell’Abbazia si trovavano immagini di nudo e pornografia, dipinte dallo stesso Crowley. Il suo scopo era abituare i visitatori alla visione di tali scene, fino a renderli indifferenti nei confronti delle pulsioni sessuali.
In un’ampia sala a piano terra, trovavano posto due troni, destinati all’occultista e alla sua prima concubina. Il mago e i suoi seguaci erano soliti riunirsi cinque volte al giorno non soltanto per pregare, ma anche per effettuare sacrifici di animali e rituali orgiastici, talvolta sotto l’effetto di stupefacenti.
Crowley amava molto Cefalù, al punto da desiderare di essere seppellito sulla Rocca, vicino al Tempio di Diana. Ma il pensatore britannico non poté soggiornare a lungo in Sicilia.
Le misteriose pratiche compiute quotidianamente e la presenza di bambini nella casa allarmavano il popolo e il vescovo di Cefalù. A quell’epoca, l’Italia si trovava governata dal regime fascista e il 13 aprile 1923 Crowley venne espulso con un’ordinanza ministeriale, a causa dei riti basati su oscenità e perversione, nonché per la convivenza con più donne al di fuori del vincolo matrimoniale. Crowley si rifugiò a Tunisi portando avanti una propaganda antifascista attraverso la scrittura di poesie satiriche su Mussolini, ritenuto il diretto responsabile della sua espulsione.
L’uomo più cattivo mai esistito, come era solito definirsi, morì a Brighton il 1° dicembre 1947.