Cefalù è da sempre sinonimo di estate, vacanze, spensieratezza.

Anton Emilio Krogh
Erano i primi anni ‘60 e appena bambino iniziavano le mie lunghe estati in una tenuta di famiglia a Gibilmanna, ridente località sopra Cefalù e da molti angoli della quale, compreso casa mia, si può scorgere il meraviglioso mare blu della cittadina ai piedi della grande Rocca di pietra.
Dalle falde delle Madonie in appena venti minuti di macchina da sempre mi ritrovo e continuo a farlo ancora adesso in agosto, nelle bellissime e lunghe spiagge del litorale di Lascari o nel mare cristallino a ridosso delle scogliere facilmente accessibili lungo la litoranea verso Messina appena fuori Cefalù.
Ma a Cefalù il mare lo ricordo bello dovunque: anche i lidi in centro città fino alla fine del lungomare con la sua spiaggia libera sotto il mitico hotel Tourist, hanno rappresentato per me e numerosi amici luogo di relax e bagni indimenticabili. La caratteristica speciale di questi luoghi resta la varietà della natura e di quello che si può sperimentare il tutto a distanza molto ravvicinata.
E così al mare blu, al centro storico che nulla ha da invidiare a Taormina o ad altre località della nostra bella Italia e del sud in particolare, a ottime cene a base di pesce, va aggiunta la possibilità di raggiungere in quindici, venti minuti di auto la campagna di Gibilmanna o paesi caratteristici delle Madonie come Castelbuono, Gratteri e Isnello, godendo di profumi e panorami mozzafiato, dove è possibile fare passeggiate nei boschi e pranzare in trattorie tipiche, tra l’altro con ottimo rapporto qualità-prezzo.
Non credo di esagerare se dico che Cefalù con il circondario di campagne e montagne che la circonda è un piccolo paradiso e io non posso che ritenermi estremamente fortunato a poterne godere i frutti non certo per mio merito ma solo per assoluta fortuna che mi ha fatto nascere in una certa famiglia. E del resto Gibilmanna è “monte della manna” o “monte del divieto” a seconda dell’etimologia che si vuole seguire, come scrivo nel mio libro “Come me non c’è nessuno” Diario di un sogno – Mursia Editore, che parte proprio dal racconto di quelle lunghe e indimenticabili villeggiature degli anni ‘60 che hanno marchiato per sempre la mia vita di positività e bellezza.
Desiderare di più? Direi impossibile, provare per credere!
Anton Emilio Krogh